Crescere in modo sano: il ruolo della vitamina D nei bambini

Ogni genitore ha a cuore la salute del proprio figlio, soprattutto nel periodo dell’infanzia, quando è ancora troppo piccolo per manifestare propriamente le proprie esigenze; di conseguenza, esso cerca di capire il più possibile come garantire una crescita sana al proprio bambino, fornendogli tutti gli elementi utili affinché il suo sviluppo avvenga in maniera congrua e naturale. 

Tra le sostanze nutritive che giocano un ruolo cruciale rientra la vitamina D, indispensabile per il corpo umano, in particolare proprio nella fase della crescita.

La vitamina D3, o colecalciferolo, è infatti essenziale per l’assorbimento del calcio e per il metabolismo osseo, nonché per il buon funzionamento del sistema immunitario. 

In questo articolo verrà spiegata l’importanza della vitamina D, cosa succede quando il suo fabbisogno non è soddisfatto, cosa provoca la sua carenza, e qualche consiglio utile per garantire la giusta quantità di vitamina D anche ai piccoli.

A cosa serve la vitamina D nei bambini?

La vitamina D è una sostanza presente nel sangue prodotta normalmente a livello della pelle, grazie all’esposizione ai raggi solari.

Tra le proprietà riconosciute alla vitamina D rientrano:

  • il corretto sviluppo delle ossa e dei denti;
  • il potenziamento del sistema immunitario
  • un sostegno importante allo sviluppo del sistema nervoso centrale.

Inoltre, la vitamina D è legata anche alla riduzione dei sintomi allergici, sia a livello nasale (rinite) che epidermico (dermatite atopica), nonché al miglioramento dell’asma e alla regolazione del metabolismo.

Diversi studi testimoniano come, per garantire ai bambini un sufficiente apporto di vitamina D, sarebbe necessario garantire un’esposizione ai raggi solari di circa 20-30 minuti, due volte a settimana, assicurandosi che il sole colpisca braccia e gambe.

Se in estate è più facile che questo accada, in inverno diventa molto più complicato da gestire. 

Per fortuna, però la vitamina D si trova in diversi alimenti; è presente soprattutto nei pesci come orate, merluzzi, sogliole, salmone, trote, così come nella carne, nelle uova e nei latticini.

Data l’importanza della vitamina D, è fondamentale assicurarsi che i bambini ne ricevano il giusto apporto sin dalla nascita.

Uno studio sulla vitamina D in età pediatrica ha infatti evidenziato come l’ipovitaminosi D, ossia una carenza di vitamina D, riguardi più del 50% dei bambini e dei ragazzi in età pediatrica, con una maggiore incidenza nell’età pre-adolescenziale.

Cosa provoca la carenza di vitamina D?

Ci sono diversi fattori che possono contribuire alla carenza di vitamina D. Uno dei più significativi è la mancanza di esposizione alla luce solare

Altri fattori che possono influenzare i livelli di vitamina D includono una dieta povera di alimenti ricchi di questa sostanza nutritiva, nonché condizioni mediche che possono interferire con l’assorbimento della vitamina D, come malattie intestinali croniche.

Cosa succede se i bambini non ricevono il giusto apporto di vitamina D?

La carenza di vitamina D può avere gravi conseguenze sulla salute dei bambini. 

Uno dei problemi più comuni associati alla carenza di vitamina D è il rachitismo, una condizione caratterizzata da ossa fragili e deformità scheletriche, la quale può influire negativamente sulla crescita e lo sviluppo del bambino.

Oltre al rachitismo, la carenza di vitamina D può aumentare il rischio di altre condizioni mediche, tra cui infezioni respiratorie, asma, allergie e malattie autoimmuni. 

Inoltre, la ricerca ha suggerito che bassi livelli di vitamina D possono essere associati a un aumentato rischio di obesità, diabete di tipo 1 e malattie cardiovascolari in età adulta.

Come garantire ai bambini un sufficiente apporto di vitamina D?

Esistono diversi modi per garantire che i bambini ricevano un sufficiente apporto di vitamina D. 

Sicuramente, incoraggiarli a trascorrere del tempo all’aria aperta, specialmente nel periodo primaverile-estivo, è un ottimo incentivo non solo per la loro salute, ma anche per la loro socialità. 

In secondo luogo, è opportuno curare la loro alimentazione in modo che assumano alimenti ricchi di vitamina D. Questi includono pesce (come salmone, sgombro e tonno), uova, fegato e alimenti fortificati con vitamina D, come latte, cereali e succhi di frutta.

In aggiunta, è utile consultare il proprio pediatra sulla possibilità di integrare la dieta con l’assunzione di integratori a base di vitamina D.

Questo articolo è solo a scopo informativo, non sostituisce in nessun modo il parere del medico.

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