Sonno dei bambini: perché è importante il loro riposo

Poco, troppo, con frequenti interruzioni, profondo, difficile da mantenere: il sonno dei bambini è una delle maggiori preoccupazioni dei genitori, specialmente nei primi anni di età, quando ogni bambino manifesta diversi ritmi del sonno, spesso inconciliabili con quelli degli adulti.

Quando e quanto bisogna preoccuparsi sulla qualità e quantità del sonno dei bambini? Certamente è importante garantire loro un riposo adeguato, ma non sempre i piccoli di casa hanno bisogno di dormire quanto credono i genitori.

Vediamo in questo articolo perché il sonno è importante in età pediatrica, quali sono le principali cause di insonnia e come aiutare i bambini a dormire serenamente.

Perché il sonno dei bambini è importante?

Dormire è sempre importante, perché costituisce per il corpo il momento ideale per rigenerarsi in ogni sua parte.

Per i più piccoli, però, le ore passate a dormire sono particolarmente rilevanti, perché gran parte del loro sviluppo e della loro crescita avviene proprio nelle ore in cui riposano.

L’ormone della crescita, scientificamente noto come somatotropina, raggiunge il suo picco di produzione proprio nelle ore del sonno, ed è quindi necessario per il loro sviluppo fisico e mentale. 

Inoltre, il sonno è fondamentale per lo sviluppo dell’apprendimento e della memoria, per ridurre lo stress, per consentire la rigenerazione cellulare e per la corretta regolazione del metabolismo.

Altrettanto importante è l’influenza di un buon sonno sull’umore: l’assenza di riposo aumenta infatti l’irritabilità e il nervosismo, quindi dormire bene è positivo, specialmente per i bambini particolarmente energici e attivi durante il giorno.

Quante ore dovrebbero dormire i bambini?

La domanda che più preoccupa i genitori, in merito al riposo dei propri figli, è proprio quante ore dovrebbero dormire per essere di buon umore e attivi nelle ore di veglia.

In linea di massima, eccetto i neonati che dormono fino a 13-17 ore al giorno, a partire dai due anni di età le ore di sonno dovrebbero attestarsi intorno alle 10-12, inclusi i sonnellini pomeridiani.

Il riposo dopo pranzo serve proprio a ricaricare le energie durante la giornata e a non arrivare a sera particolarmente stanchi e nervosi. 

Più avanti negli anni, quando si passa alla fase della preadolescenza e dell’adolescenza, le ore di sonno si avvicinano a quelle degli adulti: sono sufficienti 8 ore a notte per permettere al corpo di rigenerarsi e riposare.

Perché mio figlio non dorme?

Se i bambini sono molto lontani dallo schema precedente, oppure si risvegliano frequentemente la notte, la qualità del loro sonno può risultare compromessa e insufficiente, andando incontro a episodi di insonnia ricorrenti.

Le cause dell’insonnia possono essere sia fisiche che comportamentali. Ad esempio, un periodo di insonnia può presentarsi quando il bambino viene trasferito dalla culla o dal letto dei genitori al letto singolo, o alla loro cameretta.

Questo passaggio deve essere effettuato gradualmente, per permettere al bambino di superare l’assenza dei genitori nelle ore notturne e sentirsi al sicuro anche dormendo da solo. 

La paura del buio è molto frequente nei bambini. Sono molto utili, per combatterla, la presenza di luci soffuse che illuminano parzialmente la stanza senza disturbare il sonno, così come incoraggiare il piccolo a giocare in condizioni di semi buio (es. nascondino) per infondere in lui la giusta sicurezza.

Quando, invece, la causa dell’insonnia è di origine fisica, può risiedere in disturbi e patologie come influenze, reflusso o apnea del sonno, o ancora in forme di stress, ansia o deficit di attenzione e iperattività.

In tutti questi casi è indispensabile rivolgersi al proprio pediatra per seguire un percorso di cura che gli consenta poi di dormire di nuovo serenamente.

_{Questo articolo è solo a scopo informativo; non sostituisce in nessun modo il parere del medico.}